Determinazione capacità di assorbimento urti delle protezioni antitrauma
Quando nel 2010, la Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) recepisce la normativa UNI EN 913 relativa ai requisiti generali di sicurezza e i metodi di prova per tutti i tipi di attrezzatura sportiva, Codex provvede immediatamente ad eseguire il test su Maxionda.
Proprio a seguito dell’esecuzione del test abbiamo realizzato quanto è importante saper leggere gli esiti, in quanto tutti o quasi tutti i materiali possono essere testati a norma UNI EN 913 App. C.
Infatti, la norma dà un unico limite che è quello del valore massimo di decelerazione (500 m/s²) che non deve essere superato.
Assodato ciò, l’operatore che esegue il test regola l’altezza di rilascio del penetratore fino ad ottenere la performance richiesta dalla norma. Di conseguenza, maggiore è l’altezza di caduta e maggiore è l’efficacia della protezione.
MAXIONDA SP. 28MM | ONDA SP. 22MM |
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UNI EN 913:2009 APP.C | UNI EN 913:2019 APP.C |
Altezza caduta: 450 mm | Altezza caduta: 320 mm |
Velocità d’impatto: 2,97 m/sec | Velocità d’impatto: 2,50 m/sec |
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Il perchè del design ondulato di Onda e Maxionda
Il test eseguito in base alla norma UNI EN 913 App.C ci ha offerto l’opportunità di cogliere un aspetto che caratterizza le nostre protezioni antitrauma e di cui non avevamo compreso l’importanza: il design ondulato.
Il primo test era stato effettuato (erroneamente) sul lato liscio del materiale e una volta ripetuto sul lato corretto, gli esiti hanno dimostrato una performance nettamente superiore al test precedente. L’altezza di caduta è risultata del 34% in più, passando da 30cm a 45cm.
Da ciò si evince che la particolare sezione ad onda curva (a differenza della classiche protezioni lisce/piatte) permette, infatti, di distribuire l’urto, ammortizzandone la potenza, in senso verticale ma anche diagonale (vedi immagine).
Effetto ammortizzante di Onda e Maxionda.
Esperimenti reali ed efficacia delle protezioni
Oltre al test di laboratorio che è comunque spesso difficile da interpretare, abbiamo avuto l’opportunità di testare realmente i risultati ottenuti.
Infatti, qualche giorno dopo aver installato la protezione Maxionda sul muretto basso di un campo di calcio (tra gli ostacoli più pericolosi), durante una partita tra ragazzi di 14/15 anni, uno degli atleti cadde e sbattè prima con la spalla e poi con la testa sul muretto, e rimase a terra.
Silenzio tombale sugli spalti, a parte un urlo di disperazione della madre che assisteva… Dopo pochi secondi il giovane si è rialzato ed ha continuato a giocare, concludendo la partita senza traumi e conseguenze fisiche.
Probabilmente, se non ci fosse stata una protezione adeguata installata sul muretto, l’esito non sarebbe stato le stesso, come purtroppo spesso accade.